In molti progetti è necessario una fonte di alimentazione prevalentemente a 5V per i circuiti analogici e per i microcontrollori digitali. Visto che le batterie a singola cella da 3,7V sono molto diffuse nei cellulari ed in altri dispositivi mobili sono quindi anche molto facili da reperire e recuperare per utilizzarle in qualche bel progettino 😀
Quello che mi serviva era dunque la possibilità di alzare la tensione da 3,7 a 5V e se possibile anche ricaricare la batteria una volta scarica.
La scelta dei componenti è ricaduta sulla coppia MAX1811 e TPS60130.
Il MAX1811 della Maxim è un chip ad 8pin (SO8) che gestisce la carica di una singola cella litio utilizzando un’alimentazione di 5V (ideale quindi per caricare la batteria da USB), mentre il TPS60130 della Texas Instruments è un chip a 20pin (HTSSOP20) stepUp che alza la tensione da un minimo 2,7V a 5V stabili. Inoltre è inductorless, quindi non necessita di induttanze esterne per svolgere la sua funzione (quindi meno componenti esterni) e in secondo luogo riesce ad erogare fino a 300mA con un’efficienza fino al 90%.
Nei rispettivi datasheet è indicato lo schema di collegamento base per entrambi, io non ho fatto altro che unire i due chip per creare un singolo modulo che partendo dalla batteria litio a 3,7V potesse erogare 5V stabili fino ad un massimo di 300mA e che nello stesso tempo mi permettesse di ricaricarla tramite USB.
Ecco il risultato:
Ora potrò utilizzare questo modulo in qualsiasi progetto che richieda una tensione di 5V e che abbia disponibile un connettore USB per ricaricare la batteria 🙂
ciao, sto seguendo i tuoi progetti molto utili e divertenti da realizzare. premetto che sono molto più un fan della meccanica anche avendo studiato elettrotecnica.. ho riciclato un “cacciavite a batterie” di quelli cinesi da 5€ sostituendo la vecchia batteria nichel cadmio 3.6v con propio quella che c’è in foto BL-5C che avevo in casa. ho rimosso la copertura per saldarla e ora per ricaricarla mi sono incasinato. pensavo che collegandola al cellulare si fosse ricaricata normalmente ma pare che propio sotto la copertura ci fosse qualche protezione che non permette di farlo. per ricaricarla uso direttamente il caricabatterie della nokia per non più di 10 minuti alla volta ( si scalda un casino ma carica tantissimo) consapevole di distruggerla. il tuo modulo sembra molto compatto e perfetto da incorporare nel trapanino.. se hai ancora in giro lo schema me lo potresti inviare? ti ringrazio un casino!! ciao
Se hai letto il mio articolo dovresti aver capito che le batterie al litio necessitano di un processo di carica particolare. Solo un driver apposito può darti la sicurezza che la carica avvenga in maniera corretta. Il caricabatterie di un cellulare non ricarica le batterie ma fornisce generalmente una tensione stabilizzata a 5V nella maggior parte dei casi. E’ il circuito interno del cellulare che si preoccupa di avviare e gestire il processo di carica!
Se colleghi direttamente il caricabatterie del cellulare nokia oltre che a rovinare la batteria, rischi che la cella prenda fuoco ed esploda. E’ molto pericoloso quindi attento!
Lo schema lo puoi trovare nel datasheet del relativo componente.